L'Associazione Interprovinciale Pastori Sardi nasce da quel movimento di pastori che negli anni passati pose, anche con clamorose manifestazioni di piazza, i problemi del comparto.

Nella necessità di dare ai propri simpatizzanti delle risposte serie e concrete si è data una struttura organizzata sotto forma di O.P. (Organizzazione di Produttori), che con decreto del 26 novembre 1993 n. 214/51/93 viene riconosciuta e come tale inizia ad operare sviluppandosi a macchia d'olio, in particolare nella provincia di Cagliari e Oristano. Già nel 1996 conta oltre 1000 (mille) associati e una consistenza di 146.000 ovi-caprini raggiungendo nella campagna casearia di quell'anno oltre 12 milioni di litri di latte di cui un milione di litri di capra, e commercializza sempre nello stesso anno oltre 10.000 agnelli realizzando dei prezzi notevolmente maggiori rispetto al resto della piazza.

In quasi 10 anni abbiamo incrementato e migliorato la nostra attività in particolare la qualità del prodotto; grazie ad una continua sensibilizzazione della base associativa ed a notevoli investimenti finalizzati all'acquisto di tank refrigeranti siamo in grado di ritirare dal nostro associato un latte pulito e genuino conforme alle direttive comunitarie in materia di igiene e, nel breve periodo saremmo senz'altro in grado di certificarlo come prodotto di qualità.

Stiamo anche lavorando al fine di realizzare una linea di raccolta di latte biologico in particolare di caprino.

La nostra Associazione possiede inoltre una struttura unica nel suo genere, un vero e proprio centro di raccolta grande oltre 500metri quadri in grado di bonificare , refrigerare, stoccare oltre 80.000 litri di latte al giorno, la sua funzione è quella favorire l'immissione del prodotto a chiunque ne faccia richiesta in tutto il territorio europeo.

L'Aspi, oltre alla commercializzazione dei prodotti dei propri associati è impegnata anche in campo sindacale. Assieme al Movimento Pastori Sardi ha organizzato decine di manifestazioni di piazza, colmando quel vuoto lasciato dalle varie organizzazioni agricole; tra le più importanti possiamo ricordare:

• la manifestazione del 11 novembre 1996, che per la prima volta nella storia ha visto sfilare nella città di Genova e in quella di Bruxelles una categoria che a pieno titolo reclamava il diritto ad esistere e di poter produrre;

• l'occupazione del Consiglio Regionale a seguito di mancati impegni da parte dell'Assemblea Sarda;

• l'iniziativa popolare per l'abrogazione del Regio Decreto del 14 luglio 11898 n. 404 e modifica dell'art.636 C.P., legge secolare non più conforme alle esigenze del nostro settore;

• la modifica al regolamento C.E.E. 2081/93 del programma operativo plurifondo, poiché da una nostra attenta analisi emergeva, che le note tecniche diffuse dall'Assessorato all'Agricoltura, venivano di fatto escluse dal provvedimento tutte le aziende con dimensioni piccole, cioè, con una consistenza inferiore ai 200 capi;

• alla stipula del contratto in corso per il pascolo di oltre 2500 ha del poligono militare di Teulada che ha distanza di quasi 50 anni ha permesso ad una trentina di aziende di poter rientrare con il loro bestiame al suo interno.